SINDROME DEL COLON IRRITABILE ED OSTEOPATIA: QUALI BENEFICI?

La sindrome del colon irritabile (IBS) o colite è un insieme di disturbi cronici del tratto intestinale che si manifestano in assenza di danno del colon e le cui cause non si conoscono ancora con certezza. Sembrerebbe che fattori psicologici quali ansia, stress e depressione, influiscano negativamente su tale condizione.

ma…QUALI SONO I SINTOMI PIU COMUNI?
Dolore/ gonfiore addominale associato a cambiamenti nelle abitudini intestinali come:
diarrea presente per giorni che si alterna a stitichezza;
– forma delle feci anomale o con presenza di muco;
– tensione e/o urgenza di defecazione;
sensazione di svuotamento intestinale incompleto.
La gestione considera dapprima una visita con un medico specialista gastroenterologo che, una volta identificata la condizione del colon irritabile, valuterà il percorso più appropriato da seguire.

COSA PUO’ FARE L’OSTEOPATA PER TE?
Gli studi suggeriscono che il trattamento osteopatico può apportare benefici ai pazienti riducendone i sintomi tipici (come dolore addominale, stipsi, diarrea) e migliorando il benessere generale. L’approccio osteopatico attraverso un’anamnesi completa individua e considera l’insieme dei fattori che co-partecipano a tale condizione. Questa include anche l’esplorazione dello stile di vita del paziente e l’impatto che l’IBS ha sulla sua qualità di vita.
La valutazione osteopatica mira a rilevare eventuali alterazioni della tensione dei visceri addominali, correlandoli alla perdita di mobilità o a cambiamenti nella funzionalità dei tessuti della colonna vertebrale, per stabilirne le possibili “interferenze” nella comunicazione tra il sistema somatico e quello viscerale.
Non esistono protocolli standardizzati di approccio. Ciò significa che il trattamento sarà individualizzato e costruito dal giudizio dell’osteopata che proporrà il piano di lavoro più sicuro e adatto al paziente.
Gli studi recenti evidenziano che i meccanismi neurofisiologici delle tecniche osteopatiche nel trattamento di questi pazienti non sono chiaramente compresi. Esistono però studi che rilevano come il trattamento osteopatico sembra possa contribuire a: normalizzare la funzione del sistema nervoso autonomo; ripristinare un miglior flusso ematico e linfatico; favorire una migliore motilità ed elasticità dei visceri.
Allo stato attuale le evidenze scientifiche suggeriscono che la gestione più indicata preveda un approccio interdisciplinare e che il paziente venga coinvolto attivamente nel suo processo di cura. E’ importante dunque fornirgli informazioni riguardo la sua condizione ed individuare un piano di trattamento di comune accordo.



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