L’ESERCIZIO FISICO E’ UNA VERA TERAPIA!

La comorbilità è la coesistenza in un paziente di due o più patologie mediche – come ad esempio l’artrosi, l’ipertensione, il diabete di tipo 2, la depressione e l’insufficienza cardiaca.
E’ una condizione sempre più diffusa ed è anche correlata ad un maggior rischio di ospedalizzazione e di morte. E’ quindi associata ad un basso livello di benessere non solo fisico ma anche psicosociale. La complessa gestione di questi pazienti fa si che si vengano sottoposti a numerose visite specialistiche. Ciò ha un inevitabile impatto sia sulla qualità di vita che sulla possibile esposizione ad effetti collaterali o eventi avversi secondari alle terapie intraprese, a cui consegue spesso insoddisfazione da parte dei pazienti che ne soffrono.

MA QUANTO PUO’ ESSERE IMPORTANTE L’ESERCIZIO FISICO?
Le evidenze scientifiche fino ad oggi hanno considerato l’esercizio fisico un trattamento fondamentale per numerose condizioni croniche. Ma la novità di una review del 2021 ha mostrato come possa essere utile anche nei pazienti che presentano non una ma più condizioni croniche (comorbilità). L’esercizio fisico infatti favorisce un miglioramento della funzione fisica, della qualità della vita, ed incide sulla riduzione dei livelli di depressione ed ansia che spesso possono accompagnarsi a questi quadri di coesistenza di più patologie.

QUALE ATTIVITA’ E’ LA PIU’ INDICATA?
Sembrerebbe che l’attività aerobica e di potenziamento muscolare, eseguita almeno 2-3 volte a settimana, rientri in un piano di attività fisica tollerabile e ottimale per innescare benefici psicofisici.
L’esercizio fisico è dunque una terapia a tutti gli effetti che ha dei risvolti positivi in numerose condizioni croniche. Migliora infatti non solo il benessere fisico ed il benessere psicosociale, ma risulta anche privo di eventi avversi. Proprio per questo nella pratica clinica, con le dovute attenzioni, dovrebbe essere sempre raccomandato.
Risulta infatti sicuro e con benefici sia per le persone con comorbilità, sia per i pazienti con condizioni croniche.

BIBLIOGRAFIA

http://dx.doi.org/10.1136/bjsports-2021-104367