La fibromialgia è una sindrome dolorosa che viene individuata attraverso un processo laborioso di esclusione di altre patologie.
Colpisce soprattutto le donne ed è caratterizzata da dolori diffusi in tutto il corpo (non attribuibili ad un substrato biologico definito), senso di fatica, disturbi del sonno e dell’umore.
Rappresenta la terza condizione più comune di disturbo Muscolo-scheletrico ed è una sindrome estremamente complessa in cui l’intero sistema sensoriale del corpo va incontro ad una ridotta soglia di attivazione del dolore.
Pur non determinando danni a livello degli organi e delle articolazioni, impatta negativamente sulla qualità di vita di chi ne soffre, con quadri di ansia e depressione che si associano al dolore muscolo-scheletrico aspecifico e diffuso in tutto il corpo.
Numerosi sono i fattori scatenanti chiamati in causa, come la presenza di patologie infiammatorie o infettive, fattori stressanti e traumi fisici.
Quale trattamento risulta essere più adatto? Il trattamento più efficace è quello personalizzato e che mette al centro la persona che soffre. Questo comprende sia un approccio sintomatico con un trattamento farmacologico specifico, sia un approccio finalizzato a modificare le soglie del dolore del paziente attraverso diverse strategie d’intervento sinergiche tra di loro quali:
l’esercizio fisico aerobico graduale e a basso impatto
la terapia manuale come l’osteopatia che fa ricorso a tecniche dolci ed indirette
il supporto psicoterapeutico
l’intervento di educazione comportamentale del paziente.
BIBLIOGRAFIA
https://doi.org/10.1038/s41584-020-00506-w
https://doi.org/10.1136/annrheumdis-2016-209724